tag:blogger.com,1999:blog-8338315.post7718302061220262869..comments2024-03-19T00:09:52.579+01:00Comments on Diario enotecario: Dalla logica del "non mi piace" a quella del "non lo capisco"Fiorenzohttp://www.blogger.com/profile/08821941920664034508noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8338315.post-54338521188854817542011-04-18T23:40:22.232+02:002011-04-18T23:40:22.232+02:00Infatti. Gli americani, guarda un po', ci sono...Infatti. Gli americani, guarda un po', ci sono già arrivati. Dopo il pairing wine& food, ora aspirano ad abbinare il wine lover con l'assaggiatore che fa per lui/lei. Un po' come quando io dicevo che la guida Slow Food era perfetta per me, perchè premiava esattamente i vini che a me (nel 90% dei casi) non piacevano: mi bastava trovare quelli che non premiavano, e potevo esser sicura che mi sarebbero piaciuti. Sia pure solo nel 90% dei casi.<br />Qui il link: http://palatepress.com/2011/04/wine/palate-press-palate-press-make-me-a-match/Lizzyhttps://www.blogger.com/profile/05996606685587375293noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8338315.post-2138708585580291152011-04-12T14:06:03.653+02:002011-04-12T14:06:03.653+02:00E' da un po' che affermo che la percezione...E' da un po' che affermo che la percezione sensoriale è di tipo gestalt, ciò significa che l'interlocutore con il quale conversiamo, l'ambiente circostante, il nostro percorso conoscitivo, diventano parte integrante della degustazione. Per cui direi che siamo arrivati, almeno per quanto riguarda la rete, ad una massa critica nella quale, come dici giustamente tu, il mondo è pieno di degustatori. E allora che ognuno si scelga il suo preferito, no? ;-)<br />ciao<br /><br />MircoPercorso Primarohttps://www.blogger.com/profile/01188830070376802504noreply@blogger.com