Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
mercoledì, settembre 19, 2007
Vini noiosi
Essere alternativi paga: ho sempre pensato che fornire proposte inedite (nel limite del possibile, e del fruibile) fosse vincente. L'orticello enoico nel quale, professionalmente, curo il raccolto, non fa gran che eccezione; nello specifico, ho sempre concordato con quanti individuano nel vitigno autoctono, nostro ed inimitabile, una specie di risorsa imbattibile contro il famigerato livellamento globalizzante (lèggasi chardonnay-merlot-cabernet-barrique). Cosi' oggi, leggendo questo articolo del Seattle Times, non ho potuto fare a meno di sorridere: "vini noiosi? L'Italia vi salva. Mentre il mondo e' inondato di varieta' internazionali, chardonnay merlot e cabernet in particolare, in Italia i viticoltori si dedicano a far vino con rari - e raramente assaggiati - vitigni indigeni". Segue un interessante elenco della spesa alternativa, dove si segnalano pignoletto, lugana, aglianico. Per finire, trionfalmente, col Barolo chinato.
Ma pensa te, addirittura "irresistible"!
RispondiEliminaLuk
anche nell'ultimo WBW l'Italia si è difesa benino!
RispondiEliminahttp://drvino.com/2007/09/16/go-native-indigenous-varieties-wbw-37-roundup/
italy rulez!