Non ho mai creduto gran che a cose come "il vino da donne"; sfortunatamente, pare che ci sia
chi crede ai vini (o al cibo) per gay. Via
Tom Wark, in sostanza si tratta di "stereotypes that work as a form of communication that can be used in marketing". Per inciso, il vino in questione sarebbe rose', e con residuo zuccherino. E con questo ho esaurito il mio numero di "mah!" giornalieri.
io di vino da donne ne ho sentito parlare da mio nonno eroico vinificatore (ad uso personale) sopra Sestri levante
RispondiEliminaQuando si apriva una bottiglia di spumante dolce.. allora non c'erano in giro gli asti o i brachetto di oggi, lui lo chiamava "u vin da donne" o nella migliore delle ipotesi "egua de pumme"