mercoledì, novembre 23, 2005

Momenti di benaltrismo.

Se avete frequentato ambienti dove si discute di politica, assemblee, dibattiti pubblici, forse vi sarete imbattuti nel benaltrista. Quando la discussione arriva ad individuare il problema, quando riesce a focalizzare il punctum dolens, normalmente salta su qualcuno che dice, eh no, cari compagni (o camerati, o amici, o fratelli muratori, non so che giri frequentiate) -- eh no, il problema e' ben altro. Dopodiche', il benaltrista devia del tutto dal discorso fin li' seguito, e vi squaderna altri orizzonti.

Ora, qualche giorno fa e' toccato a me, ho avuto momenti di benaltrismo.
Probabilmente sapete che il mondo degli enofili si divide in due grandi sette contrapposte, i modernisti ed i tradizionalisti. Io, se ancora fosse sfuggito, sono un modernista. I modernisti sono (normalmente) simpatici, tolleranti, aperti al dibattito, e bevono (per esempio) il Merlot di Firriato. I tradizionalisti sono (spesso) dei tromboni irascibili e tritazebedei, gente che, come dice Albanese, confonde la serieta' con la tristezza; se potessero, darebbero fuoco a tutte le barrique di Firriato.
Di solito nessun modernista spiega al tradizionalista cosa e' bene e cosa e' male bere; mentre e' pieno di tradizionalisti che, se ti pizzicano con un cabernet californiano nel bicchiere, ti cazziano a morte. Sfortunatamente per me, giorni fa ero di fronte ad un tradizionalista arrabbiato, ed avevo in mano un bicchiere di qualcosa assai simile ad un cab from Cali; e' stata un'esperienza dolorosa. Io ho provato, per quanto possibile, ad abbozzare, ad infarcire la mia loquela di "a mio modo di vedere", "secondo il mio punto di vista", "personalmente ritengo che" -- ma niente, ho dovuto incassare e sorbirmi la lezioncina. Finalmente, son riuscito a far cambiare discorso al maestro; cosi', con altrettanta acrimonia, questo mi racconta del suo socio del ristorante che lo ha buggerato, dei colleghi dell'AIS che non capiscono quanto e' bravo, fino ad arrivare alla moglie che lo ha mollato; insomma, un quadro melodrammatico.
Al che, ho avuto l'illuminazione. Il problema del tizio non deriva dal fatto che e' un tradizionalista, il suo problema e' ben altro: e' proprio insopportabile. Quasi un punto a favore dei tradizionalisti.

1 commento:

  1. Vedi, ti sei incartato perché hai mancato il mitico "a mio avviso" che di solito colpisce anche i tradizionalisti più convinti.

    Ehm..a mio avviso, non si tratta di due schieramenti contrapposti, il discorso è...ben altro.

    Alla fine si tratta, come sempre, indipendentemente dallo schieramento (di qualsiasi tipo, anche politico se vuoi) di vedere se hai di fronte una persona ragionevole e intelligente oppure no.

    Chiunque parta da posizioni di arroccamento e non abbia una certa apertura verso ciò che è "altro" è una persona poco ragionevole e di conseguenza oserei dire poco intelligente.

    Ti assicuro peò che le persone poco intelligenti le trovi sia tra i modernisti che tra i tradizionalisti, che poi sono solo due facce tra cui sta un'infinita gamma di grigi.

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