venerdì, marzo 20, 2020

Cronache da qui, puntata indefinita

Sta finendo la seconda settimana di fermo, e non credo che vedremo presto la fine. La cosa peggiore, ammesso che si riesca a fare una classifica, è non capire bene quando finirà. Tanto vale attenersi a quel che dicono i dottori, e non uscire, stare a casa il più possibile e resistere. Per quanto mi riguarda so che posso reggere su tempi lunghi, in questo genere di prove, ma appunto: quanto lunghi? Pure il mio lavoro non reggerà questo fermo per molto. Ma adesso non ci penso.

Intanto leggo, guardo film e serie (come tutti quelli che conosco, direi) e bevo cose messe via o pescate a caso nella mia enoteca. Anche il lavoro, fermo com'è, è una scusa per uscire se e quando c'è un cliente che ti chiama per una fornitura. E comunque esco col senso di colpa. Ieri sera ho risentito la lumassina (rifermentazione naturale in bottiglia) di Cascina Praiè (prodotta assieme a Sancio, raro caso di collaboration tra cantine) ed è stata decisamente una bevuta confortevole e confortante. Soprattutto, è sempre la solita storia del vino che quando arriva in enoteca è poco pronto, ma dagli un po' di tempo e taac, diventa un capolavoro. Peccato che sia anche finito. Davvero, questo 2017 appena arrivato era tipicamente citrino, immaginate un succo di lime alcolico ed effervescente. Ieri sera invece era disteso e complesso.

Bevuto nel gotto sbagliato apposta, niente calice da assaggio: non si tratta di abbruttimento da casalinghitudine, era più una scelta ideologica, essendo quello vino contadino e retrò, ci voleva il bicchieraccio proletario. Quindi è un'altra forma di snobismo, sì.

lunedì, marzo 16, 2020

Tutti a casa

Alla fine pure qui si cede al virus, e si sta a casa. Direi che non serve spiegare quale virus, nemmeno si sente il bisogno di scrivere ancora mezza parola in più su quel che succede - e su quanto surreale e pazzesco sia tutto. Che poi, in effetti, nemmeno ho idea di quanto tutto sia in corso di sovversione e cambiamento. Come cambieranno le cose, da adesso in poi? Non sono in grado di formulare risposte. Posso immaginare scenari, e non mi piacciono. Cerco di ridurre al minimo il rumore di fondo, e questo post serve solo per annunciare che l'enoteca è chiusa fino a nuovo ordine. Sono possibili acquisti su appuntamento, e/o consegne a domicilio (gratis) chiamando il numero 374 5566554.

Lavorare, cioè stare aperti, con un clima da coprifuoco era impossibile. E probabilmente non aveva gran che senso: per ora è chiaro che stare a casa previene le possibilità di trasmissione e contagio, quindi per la salute mia e di tutti, è meglio ridurre in ogni modo le occasioni di uscita. E fine.

Quindi tutti a casa, anche io. Credo che sarà un periodo interessante, mi dedicherò alle letture e proverò a tenere un diario. Magari, anche, delle cose che bevo e leggo, a partire dall'immagine là sopra, pescata a caso nella mia galleria del cellulare (in questi giorni pure troppe foto così, ho inserito). Esco solo nelle situazioni consigliate (o consentite), lavoro ad un nuovo progetto, vivo e attendo. Spero tutto bene anche voi.