sabato, marzo 24, 2012

Vinitaly 2012: siamo (sono) là

Piccola comunicazione di servizio, per dire che martedì e mercoledì l'enotecaro latita, quindi l'enoteca è chiusa, in quanto mi teletrasporto a Verona. E' di nuovo tempo di Vinitaly. Essere long-time blogger consente il lusso dell'autocitazione, quindi, ecco:
amo la Fiera, non solo perché nel mio ambito lavorativo mi consente di sviluppare infiniti contatti in pochi giorni, ma pure perché ritrovo aspetti probabilmente secondari, e probabilmente personali, che alla fine mi fanno dimenticare ogni scomodità e strazio organizzativo. Uno su tutti, mi piace l'aria da grande mercato di paese che si respira. Questo probabilmente perché molta parte di chi espone appartiene, comunque, ad un certo mondo contadino che si sta estinguendo (evolvendo, diciamo) e che mi ricorda l'infanzia; alla Fiera ritorno un po' alle radici, e le suggestioni dettate dai ricordi di mio padre che trattava con i contadini (fornitori, si deve dire oggi) hanno un peso non piccolo: stringere quelle mani e guardarsi negli occhi parlando di vendemmie e lavori in cantina fa scordare ogni ressa o coda