venerdì, aprile 10, 2015

Il sorpasso a destra del Secondo di Solicchiata ovvero certi numeri contano

Passato il periodo delle fiere, Vinitaly e vari satelliti, si torna a casa con una montagna di appunti relativi agli assaggi. Non ho mai contato quanti vini in un giorno, ma sono moltissimi, e gli appunti servono ogni volta per preparare anche la scaletta dei possibili acquisti. Al di là di ogni classifica, alla fine di questa sarabanda resta una specie di hit parade sentimentale, e nella posizione di testa normalmente ci sta un vino solo: non è quindi una classifica tecnica, ma appunto sentimentale, istintiva, che ogni volta mi fa dire: di tutti questi ne ricordo soprattutto uno. Il vino in questione questa volta per me è il Secondo 2009 del Castello di Solicchiata. Si tratta di un taglio bordolese (cabernet sauvignon, franc e merlot, cioè) di provenienza etnea.

E' impossibile parlare di questo vino senza scomodare un po' di storia, quella con la esse maiuscola. Prendendo una parte del racconto direttamente dalla home del produttore, ecco cosa intendo: "Il castello Solicchiata è da ricordare come il primo taglio bordolese d’Italia vinificato col metodo francese. Nel 1855 il Barone Felice Spitaleri di Muglia mise a dimora sull’Etna tra gli 800 e i 1.000 metri d’altezza, nel feudo Solicchiata, in ampie terrazze vulcaniche, i vitigni bordolesi Cabernet franc Merlot e Cabernet sauvignon gli stessi che ancora oggi producono questo importante vino. Il Castello Solicchiata ricevette il primo premio all’Esposizione di Londra nel 1888, il Grande Diploma d’Onore e Medaglia d’Oro a Palermo nel 1889, Vienna 1890, Berlino 1892, Bruxelles 1893, Milano 1894 e fu la prima fornitura ufficiale della Real Casa d’Italia. Il Barone Spitaleri ebbe il privilegio di potere innalzare lo stemma reale sul detto castello per il progresso enologico del Regno d’Italia".

Come si vede, si parte da molto lontano, e la narrazione è un bel po' fascinosa. Dei vini che ho assaggiato ho voluto acquistare immediatamente il Secondo, che deve il suo nome alla tradizione bordolese del secondo vino aziendale, quello insomma cadetto e con minori pretese. Tuttavia è quello che ho trovato irresistibile. Fedele alla sua missione rievoca Bordeaux anche dalla bottiglia e dall'etichetta (e io non sono normalmente sensibilissimo a questi aspetti formali, ma qui faccio un'eccezione). Il vino in sé al naso annuncia l'attraente ventaglio gommoso (nel senso del pneumatico, ma non spaventatevi, è una roba buona), tra la liquirizia e il frutto denso. In bocca si stende elegante, manco a dirlo verrebbe da evocare un tratto di nobiltà nemmeno decadente (possibile che le suggestioni storiche prendano il sopravvento, ma tant'è). Una bevuta di grande godimento, e infine un altro aspetto che per me determina la valutazione: il famoso rapporto prezzo qualità.

Su questo punto è possibile un altro dibattito: molti assaggiatori che conosco non valutano il vino tenendo conto del prezzo. Questo è un modo direi puro di giudicare il vino, e probabilmente anche più corretto, tuttavia a me non riesce quasi mai. Per questo, se consideriamo che il Secondo di Solicchiata costa in enoteca sui dodici euro, finisco per dare a vini così il mio primato sentimentale. In termini di punteggi gli assaggi delle ultime fiere mi hanno ovviamente fatto conoscere cose superiori, ma alla fine io ho in mente questo, quale mio vino del cuore. Anche a causa di quello che ora tutti chiamano, a ragione, rapporto prezzo/felicità.

mercoledì, aprile 08, 2015

Appuntamenti vinosi in Liguria tra maggio e giugno 2015 (superlavoro)

Post di servizio e di auto-servizio, visto che non ho voglia di aggiungere memotak alla mia scrivania. Nei prossimi mesi da queste parti ci sono almeno cinque appuntamenti abbastanza imperdibili quindi me li segno (e ve li segno). Io ci sarò, ergo ci si vede là as usual.

Domenica 3 maggio, e lunedì 4 maggio: Vinidamare a Camogli. Non ho trovato un sito di riferimento ma se ne parla qui.

Domenica 10 maggio: Vino naturalmente vino a Chiavari, micro rassegna ma sappiamo tutti che piccolo è bello. Peraltro ha pure il sito.

Domenica 17 maggio e lunedì 18 maggio: Mare&Mosto a Sestri Levante. Non ha una home ufficiale ma lo annuncia l'Associazione Italiana Sommelier Liguria quindi mi fido. Qui un altro link utile.

Domenica 17 maggio: Slow Fish a Genova (che per la verità comincia il 14 maggio). Il conflitto non è solo di date ma riguarda anche la mia presenza a questo laboratorio: "Sigaro Toscano tra vini biodinamici e farinata", alle ore 16 di domenica appunto. Bacco e tabacco, la battuta la evito, ma voi venite eh? La contaminazione di piaceri differenti si prospetta interessante, ci divertiremo.

Lunedì 15 giugno [update]: Un mare di Champagne, ad Alassio, Grand Hotel. Dalle 14 alle 20 "100 etichette circa di Champagne alla presenza di 52 maison".

Domenica 21 giugno e lunedì 22 giugno: Terroirvino a Genova. Essendo "l'incontro tra vino, persone e web" il sito ce l'ha e pure col turbo (magari gli altri prendessero esempio).