martedì, aprile 28, 2009

Afrodisiaci al tempo della crisi

Gli esperti hanno parlato chiaro: "peperoncino e vino rosso più eccitanti di ostriche e Champagne". Di certo, meno costosi.
Per 7 esperti su 10 il legame tra cucina e stimolo sessuale e' fortissimo e ad ''accendere'' il desiderio sono soprattutto gli ingredienti e i prodotti del made in Italy. Altro che ostriche e champagne: i veri interruttori della sensualita' sono le spezie, come il peperoncino (61%), i formaggi, soprattutto quelli italiani (58%), e il vino rosso (25%).

mercoledì, aprile 22, 2009

Sauvignon da niubbone


Ci sono vini tipicamente per niubboni, cioè per novellini, per quelli appena entrati nel consesso degli enofili; sono vini che esagerano a sparare corredo aromatico, principalmente, e colore e magari corpo ciccioso ed ingombrante. Scordatevi "less is more", per il niubbone enoico "more is more". Più ce n'è, più ci si diverte. Col tempo poi si affina il gusto e si finisce per diventare vecchi brontoloni, a rincorrere l'eleganza e la stratificazione, ma agli inizi ci siamo tutti tuffati, garruli, sui novelli o sui Gewürtztraminer (dai, confessate).
Il Sauvignon, quando è duro e cattivo, cioè quando spara la foglia di pomodoro al naso e ti tramortisce di carica aromatica, rientra tra questi. Ora, siccome a me quest'idea di Sauvignon continua a piacere nonostante le ere geologiche che ho passato ad assaggiare, mi reputo ancora un po' niubbo. Eccone uno, da poco arrivato: il Savignon Alto Adige 2007 Puntay, di Erste&Neue, che mi salva dallo svenimento olfattivo (per orgasmo sopravvenuto, sia chiaro) solo perché appena appena affinato; in realtà è ancora un baby, e le note varietali sono miscelate a splendidi picchi salmastri; la bocca ha un salino nervoso, scattante, ed è un piacere totale. Vorrei restare niubbone per sempre, e non crescere mai. 89/100, per euri diciannove.

venerdì, aprile 17, 2009

Prove tecniche di teletrasporto


Non è tratto da Star Trek, ma dall'intervista a Il Salvagente, di Sandro Sangiorgi:
"Qualche giorno fa mi è arrivata la newsletter di un’azienda straniera del biotech che proponeva una tecnica per scomporre il vino e poi ricomporre gli elementi per ottenere un prodotto differente"
L'intervista non manca di altri notevoli elementi d'interesse; spicca la descrizione del vino de-alcolato:
"Ha un sapore agghiacciante, e la parola non è casuale. Un vino è come una materia vivente: l’alcol è come il sangue, l’acidità è la spina dorsale, gli estratti sono muscoli e ossa, i profumi sono il talento; senza alcol il prodotto perde il fluido che fa circolare tutte le sostanze. È freddo come un morto".

giovedì, aprile 16, 2009

Panacea


"Una volta pensavo che uno degli argomenti su cui scrivere, sarebbe stato l'effetto salutista del vino. Ben presto mi sono accorto che quello poteva diventare un lavoro a tempo pieno". Alder dixit, e questo è scolpito nella pietra; nelle ultime settimane i miei feed mi hanno narrato di molteplici, ulteriori effetti salutisti (ma pure no) a getto continuo. Un paio a caso: già i faraoni dell'antico Egitto si curavano col vino; oppure: i nutrizionisti (ri)spiegano perché il vino fa bene. C'è pure qualcuno che arriva a rovinare la festa, tipo gli oncologi francesi che collegano il vino all'insorgere di tumori - e manco a dirlo i viticoltori francesi non la prendono benissimo: "French winemakers and grapegrowers are furious over a pamphlet published by the country's Health Ministry that directly links wine consumption to cancer".

Comunque, la notizia salutista del giorno è quella segnalata dal già linkato Alder, sugli effetti anticarie dello Chardonnay, e nel mio blogghe già ne scrissi. In mezzo a tante notiziole, ricordiamoci un aspetto su cui dovremmo tutti concordare: l'alcol va assunto con moderazione totale, tutto il resto è folklore.

giovedì, aprile 09, 2009

Non ci voleva poi molto/2


Finalmente quello che serve veramente nel wineblogging: un blog con le donne nude. Un faro che illumina nuove vie di comunicazione: HoseMaster of Wine.

[Grazie Andrea per la segnalazione]

mercoledì, aprile 08, 2009

Fatti privati

Carissimi giramondo che conoscete-i-posti-giusti, mi servirebbe un bed&breakfast in zona Castione Andevenno (Sondrio) per il periodo del primo maggio. Certo, potevo googlare, ma mi fido assai più di voi (per non dire della pigrizia). Quindi, suggerimenti ben accetti. Si vince tutta la mia stima.

[Update: anche un'idea su quale cantina valtellinese vedere, alternativa, non sarà disprezzata]

domenica, aprile 05, 2009

Di ritorno sulla Terra


Facciamo un buon proposito per il giorno: niente resoconti di fiere. Mi basta ricordare il senso di pace celestiale che respiro ogni volta che mi addentro in Alto Adige. L'ultima tornata di assaggi l'ho saviamente (mi complimento con me stesso) dedicata a Summa 2009, che dopo il Vinitaly è un po' come cambiare pianeta; più che assaggiare, mi sono rigenerato a far quattro passi per un paesino che pare uscito da uno spot; ci mancava solo Petar e Heidi; le caprette e tutto il resto già c'erano. Altoatesini, una piccola raccomandazione: per favore, continuate così.

Poi, ci sta pure la nota nella lista della spesa: su tutti, ricordarsi di ordinare un clamoroso Pinot Nero performato dal mio moscatista del cuore, Paolo Saracco. Frutta dolce, stile, balsamo esistenziale. Insomma, m'è piaciuto. Ed ora posso pure dirlo: oggi finisce la mia quattro-giorni-quattro di defatigante lavoro, e da domani torno in vacanza (cioè in bottega).

mercoledì, aprile 01, 2009

Qualche tipo di comunicazione di servizio

Da domani, l'enotecario tenutario trasloca a Verona; quindi la bottega chiude, e riapre martedì prossimo. Ci sono buone probabilità che sia superfluo precisarlo, ma siamo in fase Vinitaly.
Quest'anno la fiera sarà in qualche modo bloggata live, assieme alla crew di Dissapore, e soprattutto via Twitter. Quindi aggiornate i bookmark, e stay tuned.

[Sì, confermo: vengo pagato ad inglesismi. Più ne uso, più guadagno]