mercoledì, aprile 22, 2009

Sauvignon da niubbone


Ci sono vini tipicamente per niubboni, cioè per novellini, per quelli appena entrati nel consesso degli enofili; sono vini che esagerano a sparare corredo aromatico, principalmente, e colore e magari corpo ciccioso ed ingombrante. Scordatevi "less is more", per il niubbone enoico "more is more". Più ce n'è, più ci si diverte. Col tempo poi si affina il gusto e si finisce per diventare vecchi brontoloni, a rincorrere l'eleganza e la stratificazione, ma agli inizi ci siamo tutti tuffati, garruli, sui novelli o sui Gewürtztraminer (dai, confessate).
Il Sauvignon, quando è duro e cattivo, cioè quando spara la foglia di pomodoro al naso e ti tramortisce di carica aromatica, rientra tra questi. Ora, siccome a me quest'idea di Sauvignon continua a piacere nonostante le ere geologiche che ho passato ad assaggiare, mi reputo ancora un po' niubbo. Eccone uno, da poco arrivato: il Savignon Alto Adige 2007 Puntay, di Erste&Neue, che mi salva dallo svenimento olfattivo (per orgasmo sopravvenuto, sia chiaro) solo perché appena appena affinato; in realtà è ancora un baby, e le note varietali sono miscelate a splendidi picchi salmastri; la bocca ha un salino nervoso, scattante, ed è un piacere totale. Vorrei restare niubbone per sempre, e non crescere mai. 89/100, per euri diciannove.

2 commenti:

  1. Guarda, la foglia di pomodoro te la concedo. Il problema con il 90% dei Sauvignon italiani è che su quella foglia, normalmente, il gatto di casa ha lasciato inequivocabile traccia del suo passaggio. Quando poi la foglia di pomodoro con gatto annesso si trova in un orto di peperoni verdi, il gioco è fatto, e il mio rifiuto scatta spontaneo e immediato.
    Spero che non sia questo il caso, e che il sale non ti abbia obnubilato naso e papille gustative...

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  2. ba', degustibus. per me pure il gattaccio ha qualche appeal. ma no, qui era pomodoro...

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