giovedì, novembre 25, 2010

Prezzo imposto. WTF?!? (Post acido)


Comodi e rilassati che arriva un bel post acido.
Allora, c'è questa bella storia dello spumante Abissi, quello spumantizzato in mare. Dai che la sapete la storia, io ne ho scritto di qua e di là ma ora non ho voglia di linkarmi - semmai vi linko il blog enogastro più supercool del momento, altro che dissapore: quello di Egle Pagano. Cioè davvero un blog troppo forte.
Letto tutto? Bravi. A me è piaciuta la cosa del prezzo imposto per la vendita, solo 35 euri.
A parte il fatto che la cifra mi pare una roba da svenimento: tanto per non fare paragoni in palese conflitto di interessi c'è un enotecaro (io) che ha in arrivo in una certa enoteca (la mia) uno Champagne Récoltant 1er Cru Blanc de Noirs, e costerà 32 (trentadue) euri. A parte la bazzecola, quindi, vediamo un po' 'sta storia del prezzo imposto.

...'zzo è il prezzo imposto? Stai a vedere che questi hanno finalmente trovato la soluzione alla menata del prezzo sorgente. Cavoli ma è geniale, pura Corea del Nord; anzi, occhio in Franciacorta che non vi arrivi qualche tiro di artiglieria dalla Riviera di Levante. Insomma abbiamo risolto il problema dell'anarchia dei prezzi, imponiamo un bel prezzo di vendita agli esercenti, e siamo tutti felici. Pure voi clienti siete felici, vero? Vi vedo già a ridere.

E' il caso o no di dire che questa cosa è una vaccata? E' il caso. Perché delle due l'una: o davvero pensano di imporre un prezzo di uscita, realizzando la cosa esecrabile che va sotto il nome di cartello (e come fanno a controllarlo lo sa il cielo) oppure questa è una sparata, siccome è sicuro come l'oro che ogni commerciante in casa sua fa il piffero che gli pare - anzi adesso ve ne fornisco la prova. Ricordate cosa v'ho detto del mio Champagne a 32 euro? Ecco, il primo che cita "Abissi" in enoteca da me lo porta via a trenta. Olè, ecco fatto, prezzo imposto my way.

E adesso, in cauda venenum. Acido finale. Leggerete ovunque di questa cosa dello spumante Abissi, di quant'è buono, e figo (non metto i link per amor di patria). Ma uno, dico UNO che abbia chiesto "che diamine è il prezzo imposto??" - ecco, quello no. Poi uno dice i giornalisti. Ma porc.

Ve l'avevo detto che era un post acido.

4 commenti:

  1. io preferirei il pagamento (all'azienda) "imposto" :)
    per me e' come se, che ne so, io ti imponessi di mangiare a casa tua broccoli tutte le sere (oh, farebbero bene, eh), oppure qualcuno imnponesse me di guidare una macchina blu metalizzata. Vado avanti?

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  2. Ciao Fiorenzo, non sapevo di questa cosa per cui stamattina ho telefonato all'amico Piero per saperne di più. Da un lato, sappiamo entrambe (credo) che Piero ha un'enoteca a Chiavari da moltissimi anni quindi credo che il timore fosse quello di avere concorrenza al ribasso su un prodotto che per lui non era un prodotto come un altro ma un prodotto fatto da lui a cui aveva dedicato tempo e cuore.

    Il prezzo, se pensi che c'è un'operazione analoga in Croazia che esce a 190-200 euro la boccia, non è neppure così alto se evitiamo di valutarlo in assoluto come un qualsiasi spumante, in fondo, non parliamo qui solo di contenuto ma anche di un oggetto raro. Devo assaggiarlo ancora ma amici di cui mi fido molto me ne hanno parlato molto bene. Lo farò presto.

    Come ho detto a Piero, sono abbastanza infastidito da qualsiasi tipo di imposizione, vincolo o restrizione alla libera circolazione delle merci e dei prezzi ma allo stesso tempo credo ci siano tante altre considerazioni da fare. Provo a fare l'avvocato del diavolo, una volta tanto che il nostro territorio - grazie a lui - è sotto le luci della ribalta :-)

    E' un po' come la questione del prezzo sorgente dove enotecari che avevano certi prodotti si sono rifiutati (tu no) di continuare a venderli se questi vendevano anche per conto loro a ps.

    Qui si potrebbe vedere anche in un altro modo. Un prodotto che potresti non avere, che lui potrebbe vendersi tutto da solo e di cui c'è una grandissima richiesta, viene dato anche in distribuzione ma si chiede di avere un'attenzione particolare al prezzo consigliato.

    In primo luogo lui me ne ha parlato con toni molto diversi. Cioè dice, più che un'imposizione è un suggerimento che per altro mi ha precisato valere solo per le enoteche e non anche per i ristoranti (questo non so se possa essere fonte di ulteriore malcontento da parte degli enotecari però).

    Il punto è che è un prodotto di cui c'è una richiesta altissima ed un'offerta scarsissima quindi le logiche convenzionali saltano un pochino. Poi lui è anche enotecario e la cosa si complica. In fondo lui dice: io ti propongo questo prodotto e ti chiedo di venderlo a questo prezzo così non mi fai concorrenza all'enoteca e riusciamo anche a non avere esagerazioni verso l'alto o verso il basso, di mercato intorno al mio prodotto, tu se vuoi accetta, se no vendi dell'altro.

    Insomma, ho detto a Piero che sarebbe stato meglio parlarne uno ad uno per spiegare il suo punto di vista ma capisco bene anche il tuo che nella tua enoteca, giustamente, vuoi vendere i prodotti che acquisti al prezzo che ti pare.

    Resta la fondamentale libertà di non comprarlo a te e di rivedere il ragionamento a lui. Non perderei di vista però il valore di tutta l'operazione che non è affatto solo mediatica come mi è capitato di leggere, lo è senz'altro in parte ma c'è di più: dare per esempio un'opportunità concreta ad un intero territorio se, come credo, verrà confermato che la bianchetta è un vino che rende bene in spumantizzazione, di commercializzare un nuovo prodotto o meglio, una nuova tipologia di prodotto, di successo.

    Chi vivrà vedrà.


    P.s. : mi ha detto che gli farebbe piacere parlarti di persona. Trovi il suo numero googlando "enoteca bisson".


    Ciao, Fil.

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  3. sono lieto che il prezzo da "imposto" sia diventato "consigliato". vedi che alla fine e' tutta colpa di egle :)

    il rilancio del territorio e' fuori discussione, siamo d'accordo. sul prezzo hai pure ragione a paragonarlo al croato. se vogliamo, anche rispetto (che so) a romanee conti e' un discreto affare.
    quanto ai telefono (o mamma che roba arcaica) lugano e' piu' fortunato di me, non ha bisogno di googlare, gli basta il suo elenco clienti: li' c'e' il mio.

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