Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
venerdì, aprile 20, 2012
Cose molto buone
La Celata è il nome di una linea aziendale che fa capo a Molinelli, produttore di Ziano Piacentino. Ultimamente ho sviluppato un'insana dipendenza da questa barbera, "Polveriera"; pur essendo in area piacentina, Molinelli ha vigneti anche oltre confine, cioè in provincia di Parma. Per questo si porta in etichetta la tragica denominazione "Barbera dell'Emilia", che rappresenta un ostacolo quasi insormontabile alla vendita. Ma la vendemmia 2010 ha un altro aspetto spiazzante: il tenore alcolico, quindici gradi. Non poco. Bisogna assaggiarlo per capire che si tratta di un vino spettacoloso, che dopo un po' di giri nel bicchiere squaderna un profondissimo bouquet di frutti rossi molto maturi, che in bocca si trasformano in succulenza e delizia totale. A bottega costa euri 8,80. A volte la felicità non costa cifre orrende.
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Ciao Fiorenzo, sembra mica male! Ti è capitato di saggiare l'Arvinà, il loro renano?
RispondiEliminasi', vendo pure quello: residuo zuccherino un po' spiccato, forse per questo un po' ammiccante, ma bianco sorprendente, spiazzante. piu' morbido che duro, cioe', quindi riesling che vuole piacere.
RispondiEliminaGrazie Fiorenzo, ho stappato recentemente il 2011, in bottiglia da poco. In effetti il residuo zuccherino è netto, lo trovo un po' eccessivo ma forse ha solo bisogno di assestarsi. Su una cucina speziata non ce lo vedo male però. Ho una bottiglia del 2010 ancora da aprire, vedremo. Comunque cantina interessante e dal rapporto q/p eccellente.
RispondiEliminaA presto!
Ciao Fiorenzo, ho stappato l'Arvinà 2010 alla cieca con altri riesling dell'Oltrepo'. Non è piaciuto, residuo zuccherino davvero troppo alto, quasi fastidioso. Acc...
RispondiEliminaConfermo il residuo zuccherino: quasi come certi traminer.
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