Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
martedì, maggio 10, 2005
Oh, mamma.
Mio padre mi ha allevato secondo il noto principio "se non puoi dire qualcosa di gentile, non dire niente". Questo lodevole principio non si adatta benissimo al blogger, ogni qual volta trova qualcosa che non gli piace e vorrebbe bloggarlo ai quattro venti. Cosi', dopo un po' di giorni in cui mi son rigirato tra le dita l'ultimo numero di Panorama (la versione online non riporta l'articolo, vi tocca comprarlo), ho deciso di contravvenire al principio.
Mario Giordano, direttore del Tg di Italia 1, per fustigare l'indigestione catodica che parla di cucina e cibo, afferma (tra l'altro) cose sul genere preferisco la cucina della mamma. Questo e' un caso classico nel quale si potrebbe pure convenire sulle premesse, ma le conclusioni lasciano alquanto perplessi. Il problema non deriva dal fatto che la cucina e' una moda (e che male c'e', tra l'altro), ma riguarda altri aspetti di questo atteggiamento mentale.
Innanzitutto: la cucina della mamma va benissimo; vi piace? bene, buon appetito. In fondo non c'e' nulla di male a non desiderare di conoscere, di apprendere, di allargare le porte della percezione (ammesso che le abbiate gia' aperte). Il problema nasce quando si esibisce la banalizzazione, e la si usa come un manifesto contro quanti (io, per esempio) amano quel genere di cucina complicata e ritualizzata, estrema, di ricerca eccetera eccetera che sembra essere cosi' detestabile per i Giordano-pensanti. Quindi, facciamo un esercizio di conciliazione. Voi tenetevi la cucina della mamma, ma non venite a dirmi che, siccome io invidio gli amici che gia' son stati da Ferrán Adriá, c'e' in me qualcosa di sbagliato. Perche', scusatemi, a me questa cosa del gusto, l'approfondimento delle percezioni sensoriali, la ricerca e la sperimentazione, tutte quelle robe li' insomma, mi piacciono assai. Insomma, cosa mi irrita di quell'articolo? Mi irrita il fatto che uno non si limiti a dichiararsi incompetente, ma lo elevi a metodo.
Ah, per concludere facendo sorridere chi legge: io son tra quelli che si irritano pure quando vedono Albanese che scimmiotta l'assaggiatore.
Ahime'.
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Pensa a me, allora. Tenutario di blog e figlio di mamma sperimentatrice.
RispondiEliminaMassimobernardi