giovedì, giugno 18, 2009

Ma chi ti scrive i testi


Appena arriva il primo caldo, che tu sia enotecaro o wine-bloggarolo, non c'è scampo, scivoli sulla celebrazione banale intitolata ad una qualche birra. La notizia è: ho un momento banale. Iersera vinto dalla calura mi sono premiato con l'Erika di Baladin, che tra gli ingredienti ostenta, pensa tu, il miele d'erica Thun. La presenza del miele potrebbe far pensare ad una birra che viri sul dolce, ed invece la nota mielosa è molto composta, per nulla prevalente, e contribuisce semmai a levigare l'amaro conferendo complessità, direi addirittura grandezza; il naso restituisce elementi affumicati e tamarindo. Una birrona gloriosa, difficilmente dimenticabile. 85/100 in punteggio, per euri 12,50 (bottiglia da 75 cl).

Due paroline sul sito di Baladin; la bellezza di una homepage finisce sempre per essere soggettiva, quindi il fatto che io lo trovi di una certa bruttezza è relativo; purtroppo Baladin.it è una discreta sòla pure sul piano dell'informazione: accedendo alla pagina che illustra la birra da me provata si ottengono info alquanto visionarie: "collaborando con la Natura l'Augusto chiama accanto a sé miele e melata, le api e gli afidi: una vera sinergia da sballo!" - insomma, qualunque roba sia, passatela.

[Volendo poi fare il rompi, nell'url, http://www.baladin.it/birra/beer-slowfood-italy-bottle-erika.html, e' di qualche significanza la parola "slowfood". Vuoi forse dirmi qualcosa?]

2 commenti:

  1. quando il copywriter beve troppo... ;)

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  2. Guarda, sulla bontà del liquido in questione ti credo sulla parola (per quanto, in materia di birra, io venga da una folgorazione sulla via della Forst, avendone visitato lo stabilimento e assaggiato l'intera produzione): perchè col cavolo che la berrei, una roba a base di afidi...

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