Oggi ho mandato un mail ad un vigneron che mi fornisce cose buone. L'indirizzo mail solito ha un autorisponditore, ed ecco la risposta:
Tradotto liberamente: ciao ma ho avuto una bimba, la seconda (la famiglia cresce!) quindi fino ad agosto ho il mio da fare, parlane con mia sorella o col cantiniere (seguono email relativi).
Ecco, quando si parla, molto, di differenza tra produzione artigianale e produzione industriale, io ci mettere pure questo, come distinguo: il vignaiolo (vignaiola, in questo caso) artigianale è un umano, al quale capitano felicemente cose umane, quindi regolati di conseguenza, aspetta un attimo, parlane con chi mi sostituisce perché adesso non posso. Questo, spero sia chiaro, è alquanto meraviglioso, è l'essenza dell'avere a che fare con umani, e non con misteriose SpA, o gente che in vigna ci va per sport, se ci va. E again spero sia chiaro, questa enoteca sceglie pervicacemente fornitori della prima specie.
COmplimenti, la fiera delle banalità sul vino. Io lavoro per una SPA del vino, di proprietà familiare e quindi senza nessun Malefico Industriale dietro (questa cosa qui fa veramente ridere, come se il produttore piccolo vi viene a dire la verità tutta la verità, si stanne certo, siete tutti clienti, per chi sta nelle spa e chi no), e se mandi una mail ti risponde qualcuno dell'ufficio, non sempre subito. Eh si purtroppo non siamo impiegati lobotomizzati, magari dobbiamo andare a gestire emergenze, a volte pure in vigna (eh si abbiamo una vigna, anzi più di un appezzamento, pensa te)
RispondiEliminaGiornata dura, eh?
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