Alla fine del Vinitaly, assegniamo il premio allo stand piu' antipatico? Massi'. Come sanno bene i detrattori della fiera, esistono alcuni espositori che fanno i preziosi. In sostanza, non ti danno accesso allo stand, ne' ti fanno assaggiare i vini che hanno in produzione. Chiaramente, il lettore non addentro alle sacre cose di questo mirabile mondo puo' lecitamente chiedersi: e che diamine ci vai a fare ad una fiera vinicola, se non per fare assaggiare i tuoi vini? Le cose, tuttavia, non son cosi' semplici.
Il fatto e' che alcuni di costoro, baciati da sacro successo, si danno una forma di classifica: i vini li assaggiano gli importatori, e/o i clienti piu' danarosi, quelli che ci hanno deliziato con i fatturati piu' voluminosi. Probabilmente avrete sentito dire che il denaro e' misura di tutto; questi fatterelli sono certamente ispiratori di affermazioni simili.
Comunque, ecco la motivazione della premiazione. Sabato mattina, allo stand del nostro produttore, campeggia il cartello: si riceve solo su appuntamento.
Io non sono da solo, ma in compagnia di una collega enotecara: ergo, due clienti al prezzo di uno, avrebbe potuto pensare l'addetto commerciale che ci riceve; e invece no, quello ci comunica che il patron avrebbe libero un appuntamento lunedi' pomeriggio. Facciamo notare che noidue, lunedi', saremmo di ritorno a casa; si prosegue con vari tentativi che culminano in un suo "quando passa in cantina ci venga a trovare, cosi' avremo tempo" (la cantina in questione sarebbe a Montalcino).
Vabbe'. Il tizio passa tre minuti buoni a dirci "levatevi dalle scatole" quando in meta' tempo ci poteva far avere un'idea di quel che produce.
E cosi', il premio allo Stand Antipatico 2005 va a (rullo di tamburi) Case Basse Soldera. Complimenti.
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