martedì, giugno 14, 2005

Scena 1, interno giorno.

Personaggi: Enotecaro, Cliente.
Cliente entra in enoteca. Sottobraccio ha la Guida; l'Enotecaro riconosce immediatamente la Guida dal formato vagamente laterizio; e' l'edizione 2005. Dalla Guida escono svariati segnalibri.
Cliente: "Buongiorno..."
Enotecaro: "Salve... posso essere utile..."
Il cliente apre la Guida al primo segnalibro.
Cliente: "Si, ecco, cercavo questo vino.."
Il cliente cita un vino premiato con i Tre Bicchieri sulla Guida.
Enotecaro: "Spiacente, non ce l'ho"
Cliente (apre al secondo segnalibro): "Ah, allora vorrei.." (cita un secondo vino premiato con i Tre Bicchieri).
Enotecaro: "Hmm, spiace.. non ho neppure questo.."
Cliente (apre al terzo segnalibro): "Ha per caso.." (cita un terzo vino premiato con i Tre Bicchieri).
Enotecaro: "Eh, non e' nemmeno questo a listino".
Cliente: "Va bene.. senta.. che cos'ha che abbia preso i Tre Bicchieri?"

Morale: le guide, in se', non sono il male. E' l'uso che se ne fa, semmai.

1 commento:

  1. A me è capitato durante il salone del Vino allo stand di amici piemontesi produttori di vino molto bravi ma non presenti per adesso sulla Guida di ascoltare due buyers giapponesi chiedere:"Siete sulla Guida?" e al no dei miei amici dileguarsi veloci veloci...Ma allora il vino deve essere di qualità o deve essere solo presente sulla Guida?

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