
A proposito della congruita' degli ads [avvisi pobblicitari] di Google, questo era stamattina sul blog di TigullioVino.
Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.

Sul Japan Times interessante intervista a Nossiter, l'autore di Mondovino, segnalata da Fermentations. L'aspetto centrale e' l'originale visione di Nossiter sul declino dell'imperialismo culturale americano (globalizzazione) applicato al gusto del vino: "la globalizazione c'e' sempre stata: i vini francesi sono il diretto risultato della globalizzazione romana, ed il cosiddetto stile classico di Bordeaux fu creato per soddisfare il palato britannico, durante il 17° ed il 18° secolo. Con lo stesso spirito la fine dell'impero americano significhera' la fine del gusto corrente riguardo ai vini. La singolare natura della globalizzazione consiste nel fatto che la cultura dominante puo' allargarsi in modo piu' o meno permanente sul globo, e se l'America crolla i suoi effetti sull'industria del vino saranno smisurati". Sara' interessante vedere quale cultura dominante, enoicamente parlando, sostituira' quella americana.
Appena scaricato il Fosarin 2004 di Ronco dei Tassi. Sfortunatamente, e' un trebicchierato del Gambero. A maggior sfortuna, e' il bianco dell'anno. Tripla sfortuna, Daniele Cernilli sul forum del Gambero si e' espresso nel seguente modo, a proposito del prezzo di uscita in enoteca: "Prezzo onesto Euro 11,60". A fattura, il Fosarin costa 6,9 euro; aggiungi l'Iva (20%) ed il ricarico del dettagliante, fissato nel 40%, ed ecco il prezzo finale calcolato da Cernilli.