Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
mercoledì, luglio 04, 2007
L'indignodromo e' aperto
Tra le molteplici utilita' dei blog, c'e' la possibilita' di potersi liberamente (e liberatoriamente) indignare. Di che ci vogliamo indignare oggi? Basta chiedere, ecco uno spunto facile: "che il vino californiano superi Champagne e Porto per quantità esportata è a dir poco allarmante. Nel 2007 sono quasi raddoppiate (+ 80%), infatti, le importazioni di vino proveniente dagli Stati Uniti che per la prima volta nella storia battono Francia e Spagna e diventano il primo esportatore in Italia. E' la Coldiretti a lanciare l'allarme per chiedere di fare chiarezza su un fenomeno che vede i vini americani superare in quantità sul mercato italiano Champagne e Porto provenienti dai paesi partner comunitari. Le importazioni dagli Usa hanno raggiunto livelli quantitativi che - sottolinea la Coldiretti - vanificano dal punto di vista quantitativo l'aumento delle esportazioni oltreoceano e rendono necessari controlli per fare chiarezza sull'utilizzazione finale di un prodotto importato quasi esclusivamente sfuso". Insomma, per farla breve: importiamo un sacco di sfuso statunitense; nemmeno si sa bene che fine faccia. Mi indigno: e che diamine, forse che ci manca lo sfuso tarocco, da queste parti? E dopo l'indignazione, pure l'autocitazione: consumare prodotto locale sarebbe pure meglio, in quanto piu' ecologico.
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Eccomi qui. Sono *INDIGNATO*.
RispondiEliminaQual'e' l'allarme della Coldiretti?
Hanno qualcosa contro gli Stati Uniti?
Pensano ci sia ancora il Patto di Varsavia?
E poi, sanno fare i calcoli?
Conoscono il prezzo medio di importazione di un litro di Champagne e quello di un litro di vino californiano?
Che la smettano di parlare di quantita' e che comincino a parlare di valori. Le quantita' andavano bene negli anni 50 e 60.
Benissimo, abbiamo importato 615,000 ettolitri di vino sfuso dagli USA negli ultimi 12 mesi a 0.80 al litro. Secondo me e' vino.
Invece noi, quelli indignati, esportiamo 1,080,000 ettolitri in Francia a 0.29 al litro. Una figata. E' vino questo secondo la Coldiretti. Non sarebbe bene guardare al tronco nel proprio occhio prima di far notare il fuscello in quello del prossimo?
E poi, alla Coldiretti sarebbe il caso di far sapere che:
Primo. Il mercato del vino del primo trimestre dell'anno conta per circa il 20% del totale annuo e che il +80% (vero) andrebbe forse considerato nell'ambito di un trimestre dove e' piuttosto facile fare venire fuori delle variazioni significative. In un'ottica "annua", cioe' ultimi 12 mesi, le importazioni di sfuso USA sono +18%.
Secondo. Suggerirei alla Coldiretti di guardarsi i dati totali e degli altri paesi per notare che le importazioni di sfuso sono oggi a 1.3m di hl contro 1.4m hl dei 12 mesi a marzo 2006 e che quindi il rimbalzo di questo trimestri e' un recupero di quantita' perse nel corso del secondo semestre 2006.
Terzo. Suggerirei infine di guardare al fatto che le importazioni di vino sfuso USA non stanno facendo altro che sostituire quelle da Spagna e Francia che sono giu' del 27% e del 13% annuo (contro +18% per quello USA).
Con questo concludo la mia INDIGNAZIONE. Sono sempre piu' convinto di vivere in un Paese dove ciascuno fa e dice cio' che vuole. E quando parlo con i grandi investitori americani, tedeschi, inglesi e francesi non posso far altro che concordare con loro che in Italia ormai non si puo' piu' investire senza considerare un rischio paese superiore a quello delle altre economie industrializzate.
Stiamo diventando come l'Argentina (non si offendano gli argentini). Sara' meglio cominciare a mettere giu' un po' di Malbec, che ne dite?
AAhh, grazie del commento, assai piu' interessante del post :)
RispondiEliminaSai che quando ho letto questa notiziola (e relativi numeri) ho pensato "ci vorrebbe l'interpretazione di Bacca"?
Tra l'altro sto controllando proprio ora, la bilancia commerciale USA-Italia negli ultimi 2 anni e' stabilmente intorno a un saldo positivo per noi di 700m euro, anzi ti diro' di piu' che in questi tre mesi siamo al massimo storico a nostro favore di 722-723m di euro.
RispondiEliminaDal punto di vista dei volumi non noto sostanziali tendenze, siamo sopra di 1.6m di hl (esportiamo 2.2 e importiamo 0.6) da ormai un paio di anni a questa parte, per non dirti che anche in questo caso se vedessi il grafico potresti apprezzare una leggera tendenza positiva...
Se penso a quante esternazioni sentiamo che sono magari fonte di interpretazioni distorte (per fargli un complimento) della realta' e che non siamo in grado di controllare, mi viene la pelle d'oca. Tra un po' emigro a Lugano!
PS mi sfogo sul tuo blog dato che il mio e' temporaneamente fuori uso...
La penso esattamente come te Marco. In più la Coldiretti, di cui sono socio, negli ultimi anni si sta impegnando sempre più in battaglie di retroguardia, mi fa una tristezza.
RispondiEliminaStamattina sentivo a radio 3 il tizio che chiamava la giornalista della rassegna stampa a proposito della 500: "uè, mica mi verrà fuori che poi l'hanno fatta in Polonia vero?". Ed infatti è proprio lì che l'hanno fatta. E allora? Qual'e' il problema?
Stiamo diventando un paese pauroso, ridicolo, soffocante, parrocchiale e proviciale.
E vedi che mi sono indignato anch'io?