«Chiedere a Furio Colombo un parere su di me è come sollecitare a Dracula un giudizio sull’Associazione donatori di sangue. Quando era direttore de “l’Unità” mi ha scagliato addosso centinaia (dico centinaia) di attacchi. Mi muove le peggiori accuse: abusare del video pubblico per tendere agguati alla sinistra nel quadro di un servizio da rendere a Berlusconi»
La frase che leggete qui e' la striscia rossa sull'Unita' online di oggi. Ed e' stata proferita da Bruno Vespa. E' lo stesso Bruno Vespa contro il quale si scaglia il Franco Tiratore, accusandolo di essere "sempre dalla parte del potere, anche quando scrive di vino". In effetti il caro Brunello Vespa, ogniqualvolta parla di un vino, presenta come chissa' che novita' le etichette piu' deja-vu d'Italia: da ultimo, per dire, Firriato. Capirai che originale, come si chiama questo? "Correre in soccorso del vincitore"?
Il fatto e' che Vespa non scrive per gli addetti ai lavori. Scrive per le masse (incolte); "giornalismo generalista" credo si dica: non scrive per me, per il Franco Tiratore e nemmeno per Massobrio e per tutta la minoranza schiacciante degli eno-evoluti. Su cento lettori di Panorama, dieci sbadigliano leggendo "Firriato", ma novanta, temo, fanno "oh" e ricevono la notizia come fosse un oracolo. Vespa scrive per i naif. Bisogna essere naif, molto naif, per credere a certe affermazioni.
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