Dato che il millennio è cominciato da una quindicina d'anni potremmo pure provare a definire cosa sono i vini di successo d'ora in poi. In attesa che cambino nuovamente gli standard, visto che sono già cambiati diverse volte ed è quindi possibile che succeda di nuovo in futuro.
Dunque questo vino, dicevo: è esemplare dello stile contemporaneo. Siccome i vini muscolosi e roboanti sono il passato, il Poggio Cerrino di Tiezzi è perfetto per dire cosa sia lo stile: parte piano, al naso, non spara i fuochi artificiali, ma ben presto nel bicchiere si comincia a distinguere qualcosa di irresistibile: una vena di cioccolato nobile, sublime ed elegante, quasi un richiamo di liquore al cioccolato.
Questo termine però è scivoloso: le note cioccolato/caffè in realtà sarebbero patrimonio di millemila altri rossi più o meno esagitati, già visti e quindi probabilmente meno significativi. Bisogna appunto vedere come è stato declinato (interpretato?) il descrittore, in modo unico ed elegantissimo, per affermare con qualche certezza che il Rosso di Montalcino 2013 di Tiezzi ha fatto centro: piacevolezza molto vivida senza urlare, corpo snello non scarnificato, insomma un vino elettrico, scattante, forse non il genere del vino masticabile ma appunto quello era il passato, ed il presente sembra nettamente meglio.
Un assaggio esemplare, e con qualche orgoglio lo allineo sui miei scaffali. Considerando che in giro sta intorno ai 13 euro, notevole prezzo prestazioni.