giovedì, marzo 30, 2006

Chips in Francia: The Beginning of the End?


Vinography riprende la notizia di Businessweek.com, secondo cui in Francia si avviano ad autorizzare pratiche enologiche normalmente tipiche di aree extraeuropee, come l'uso di chips (trucioli) di legno immessi in infusione nel vino; come e' noto agli addetti, questi sistemi servono a dare la "sensazione di legno" ai vini, senza utilizzare le botti, cioe' servono, in sostanza, a risparmiare tempo e denaro, con effetti spesso deprimenti.
Come scrive Alder, "le reazioni vanno dall'approvazione allo sdegno" e, ironicamente, titola il suo post: "e' l'inizio della fine?"

2 commenti:

  1. Domanda: che strumenti ha, facciamo un bravo e competente degustatore professionista, per capire se il vino che ha di fronte, per esempio, è semplicemente devastato da un uso assurdo del legno ed invece è stato aromatizzato con i chips? Cioè, a parità di due ciofeche legnose oltremisura, come faccio ad accorgermi se uso chips o barrique nuove di primo passaggio iper tostate all'interno, magari su un vino che non ha la caratteristiche tali per assorbire e reggere il tutto?

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  2. Bella domanda.
    Non so come faccia il degustatore bravo e competente :) ma io di solito mi baso appunto sulle caratteristiche di polpa, di sostanza generale del vino; quando c'e' la sostanza, il legno diventa solo (passami il concetto) forma, e non deve (non dovrebbe) sovrastare. Viceversa, in vini inadeguati al legno, questo e' coprente e disarmonico. Parlando di chips, nella mia esperienza mi e' capitato un paio di volte d'assaggiare vini "chips aged", e si e' sempre trattato di cose esili e terribilmente sgraziate, che in piu' trasmettevano una terribile sensazione di posticcio, come una cattiva imitazione, rispetto ai parametri qualitativi gia' memorizzati. Mi manca l'assaggio di vini importanti ai quali siano stati inflitti i chips.. cio' detto, io tendo a considerare il tempo un ingrediente del fare il vino; trovo che i sistemi che servono ad aggirare il lavoro del tempo conferiscono, come dicevo, quella nota di posticcio e finto che, a volte, mi sembra di rilevare; ma il lavoro dell'assaggiatore e' difficile.. e certamente, la cattiva barrique e il cattivo chips sono (tutt'e due) un cattivo servizio.

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