giovedì, gennaio 04, 2007

Un vino dell'altro mondo


Qualche giorno fa ho avuto il piacere di fare un nuovo cliente, il locale convento dei frati francescani. Fare nuovi clienti e' sempre una gran cosa; se vestono il saio dei francescani, per molti motivi, mi rallegra pure di piu'.
Certo e' che le vie della disintermediazione sono infinite. Per un convento che si rifornisce in enoteca, succede che in California una diocesi decida di impiantare un bel vigneto, per autoprodurre il vino per la Messa. Dove? beh, nel cimitero, naturalmente; avevano giusto qualche acro disponibile.
Nell'articolo non manca qualche amenita': per esempio, dove si fa riferimento all'inesperienza degli addetti cimiteriali circa la coltivazione della vitis vinifera; "siamo solo capaci a bere", pare abbiano detto. Poi merita una menzione la scelta dei vitigni: Pinot Nero, niente Merlot, "il mercato e' allagato di Merlot". Deve essere ancora l'effetto Sideways.

2 commenti:

  1. Complimenti, Fiorenzo! Mi hai dato quello che in gergo giornalistico si chiama "buco". Questa notizia l'ho inviata giusto ieri (3 gennaio) al mio giornale, il quale è in ferie, e quindi la pubblicherà (forse) solo la prossima settimana, o quella dopo ancora...
    eeh, se non ci fossero i blog...!

    L.

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  2. Be', la colpa e' del giornale. Se avesse una sua pagina-blog, se ti avesse assunta come corporate blogger, e se ti passasse quei diecimila-ventimila euri al mese (mica pretendiamo la luna) a quest'ora sai che figurone faceva? ;-)

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