lunedì, aprile 30, 2007

Il prelievo di scaffale


Tra gli oneri che attengono all'enotecaro c'e' il periodico prelievo di scaffale. Bisogna, cioe', assaggiare di tanto in tanto le varie referenze immagazzinate, per verificare lo stato evolutivo; questo e' utile, poi, per esibire col cliente l'immaginifica e verbosa prosa descrittiva che qualifica noi assaggiatori, se il cliente e' sensibile a questi elementi coreografici. Se invece sorride (o sghignazza) si descrive il prodotto in termini meno maroniani e piu' terrestri, ma il concetto resta quello: serve sapere cosa c'e' nella bottiglia, nel limite del possibile. Ovviamente, il lavoro ha aspetti piacevoli.

Ad esempio, ieri il mio prelievo di scaffale e' stato il Brut Nature di Monsupello. Tra le cose che vanno segnalate, di questo produttore dell'Oltrepo' Pavese, c'e' la sua tendenza per me ammirevole a produrre bollicine che virano sulla maturita'; parlando col vigneron, questi spesso evoca il suo Champagne di riferimento: Krug. Fatte tutte le (debitissime) proporzioni, va detto che assaggiando il suo Nature si capisce cosa voglia dire; le sensazioni di maturita', spiccate, escono alla grande, finendo per essere un elemento caratterizzante, forse eccessivo; tanto maggiore e' la caratterizzazione di un vino, tanto minore e' il range di piacioneria di quel vino. Non voglio ripetere, con questo, il trito slogan "per molti ma non per tutti"; ma certo un metodo classico con queste note nocciolose ed evolute al naso, e perfino il lieve amarore gustativo, finisce nel numero dei vini caratteriali, per i quali la facilita' di beva e' limitata. Io ho una personalissima predilezione per la maturita' nelle bollicine: e il Nature di Monsupello resta una delle mie bolle preferite.


Azienda Agricola Monsupello di Carlo Boatti, Via San Lazzaro,5 27050 Torricella Verzate (PV) Tel. 0383 896043 FAX 0383 896391

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