Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
martedì, aprile 17, 2007
L'onda lunga dei 2002
All'inizio di quest'anno Fanco Ziliani, in questo post, ricordava che la sfortunata vendemmia 2002, un po' troppo sommariamente, da molta stampa era stata liquidata come "da rottamare". L'annus horribilis per i grandi rossi italiani doveva, forse, essere almeno in parte rivalutato, pur essendo stato funestato da pioggie in vendemmia e cattiva maturazione un po' ovunque (Piemonte e Toscana, soprattutto). Càpita infatti, ancor oggi, di assaggiare rossi del 2002 che non sfigurano. E' il caso del Barbaresco 2002 di Giancarlo Rocca (Az. Agr. Ronchi) provato ieri nelle peregrinazioni per vigne e cantine alle quali dedico i miei lunedi'. (La foto, per la cronaca, e' un'altra location, la sommita' del cru di Diano d'Alba Rabino Soprano).
L'azienda merita una visita, per il piacere di conoscere un piccolo vigneron (sei ettari) che pure in annate meno fortunate riesce ad esibire un Barbaresco, il Ronchi 2002, difficilmente criticabile: sia sul piano del colore, che sugli aromi assolutamente complessi, gudroneggianti. L'interpretazione modernista (barrique) non scalfisce la sostanza nobile del nebbiolo di quest'area unica per vocazione. Nessuna magia di cantina, ma solo rigore nel selezionare le uve migliori di una annata dura, che ha richiesto drastiche riduzioni nella produzionde del Barbaresco di quell'anno, pur di proporre al wine lover un Barbaresco entusiasmante, all'altezza delle aspettative. E pure la vendemmia 2003, difficile per altri motivi (stress idrico, caldo africano, ricorderete) ha prodotto, quasi miracolosamente, un Ronchi da applauso.
L'azienda propone pure uno Chardonnay (barrique, sa va sans dire) significativo; non era etichettata, ma lo sara' tra breve e quindi disponibile per i clienti, la vendemmia 2005, spettacolarmente agrumata; io mi sono "accontentato" del 2004, piu' maturo, piu' complesso, tanto da farmi ripensare (absit iniuria) a certi grandi francesi, sul corredo aromatico. Seguono tra i "consigliabili" il loro Barbera (18 messi di barrique), il Dolcetto, la Freisa vivace (una delizia succulenta). Da ultimo, particolare non secondario: prezzi commoventi. Memento per la vostra prossima gita in Langa: Azienda Agricola Ronchi, di Giancarlo Rocca - Strada Ronchi - Barbaresco (CN) - 0173 635156.
[Questo post valga pure come consiglio-per-gli-acquisti rivolto a certe future colleghe enotecare]
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Già. Troppo vituperata, a mio avviso, l'annata 2002. Il che mi fa venire voglia di organizzare qualcosa per verificare se, a distanza di (quasi) un lustro, il clima balordo di quell'anno abbia veramente fatto danni o, alla fine, donato eleganza ai vini di quel millesimo...
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