lunedì, aprile 28, 2008

Accadde domani


Credeteci o no, le Entita' Aliene con le quali sono in contatto mi hanno messo a disposizione una macchina del tempo. Potendo scegliere, ma scarseggiando in fantasia, mi sono catapultato nel futuro Vinitaly 2030. Tutto molto bello ed interessante, vi risparmio verbosi dettagli; basti sapere che, con mia grande sorpresa, il premio per il miglior Brunello di Montalcino e' stato assegnato, dalla giuria della fiera veronese, ad un produttore giapponese: Poggio al Fujiama. Il miglior Brunello di Montalcino vendemmia 2028 (hanno accorciato il disciplinare) e' stato difatti prodotto nel paese del sol levante. Vi chiederete: ma com'e' stato possibile tutto cio'?

Ve la faccio breve: Hiroshi Katana, titolare di Poggio al Fujiama, mi ha spiegato che tutto inizio' con la modifica al disciplinare di produzione del Brunello, intorno al 2010; accogliendo le richieste di molti industriali del settore, si accetto' di inserire una congrua percentuale di merlot (circa il 50%) al sangiovese ilcinese. Accadde, poi, che alcune nazioni straniere cominciarono a millantare il fatto che da loro, storicamente, si producevano blend di sangiovese e merlot; quindi la denominazione "Brunello di Montalcino" era illecitamente detenuta in via esclusiva dai vignaioli del comune senese. Fu un produttore ungherese (lo stesso del Tokaji) che vinse la causa in ambito UE, provando che, dalle sue parti, l'uvaggio sangiovese+merlot era risalente; quindi ottenne di poter denominare il suo vino "Brunello di Montalcino".
Da li' il passo fu breve; il rosso formato dal taglio di uve francesi con una piccola percentuale di sangiovese venne definito, in tutto il mondo, "Brunello di Montalcino". Durante il Vinitaly 2030 Poggio al Fujiama consegui' (o conseguira', vabbe') facile vittoria, grazie anche alla giuria formata quasi esclusivamente da wine maker californiani: nel 2030 la Padania, separata dall'Italia, e' una federazione degli USA.

[Postfazione: e se pensate che sia tutta fantascienza, leggete qui: il miglior whisky del mondo e' giapponese. E nell'articolo, con mio profondo scoramento, si definisce il distillato di cereali prodotto in Japan col termine Scotch. Meditate, gente, meditate]

6 commenti:

  1. purtroppo secondo me non stai molto lontano da quello che aspetta ...

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  2. quindi il passaporto digitalizzato che ho appena fatto per andare a luglio in california non mi servirà più a niente?

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  3. Ma gli alien ti hanno lasciato tornare da noi ?

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  4. armel, sono amichevoli.

    liùk, questione di tempo ;-)

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  5. Embè, dov'è la notizia (futura)? Esiste già un Brunello di Sonoma. Più che probabile perciò anche quello made in Japan.


    L.

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  6. sempre originale e geniale Fiorenzo, complimenti! Speriamo che questo tuo apologo surreale riguardi un futuro irreale...
    Franco

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