Questo è un blog enoico. Il vino è un alimento totalmente diverso da qualsiasi altro: evolve, ha carattere ed è imprevedibile (come l'umanità, insomma). Per questo è interessante. E non è industriale.
martedì, novembre 30, 2004
Vini da giornalisti: "Notte Bruna".
Tocca ripetersi, e citare Wine Report: difficile non farlo dopo aver letto Germano Pellizzoni in questo articolo. La parte comica, nella quale descrive un vino inesistente dal nome evocativo, "Notte Bruna", e' perfetta per spiegare l'atteggiamento di certo giornalismo che parla di vini:
"... se hai la rubrica sul famoso settimanale e il direttore ti colloca nella sezione “vita di oggi” tra una scarpa di Prada e un jeans di Armani, tu finisci per scrivere di Notte Bruna come il tuo collega che si occupa di motociclette scriverà di quella due ruote artigianale da 50 mila euro che viene proposta per fare scena a Forte dei Marmi quando solo Valentino Rossi e una decina di suoi epigoni sono davvero in grado di guidarla."
Meno divertente la citazione di Rivella, che afferma:
"Il costo di produzione di una bottiglia di vino di qualità non arriva ai 5 euro, qualunque vino di qualità. Tutto compreso. La capacità di venderlo a dieci volte tanto è basata, spiega Rivella, su di un valore immaginario. "
Ecco, questo si presta a qualche considerazione.
mercoledì, novembre 24, 2004
Comunque vada.
Tra i locali della mia citta', amo particolarmente la Cantina di Colombo. Non solo il boss e' in gamba, simpatico, e la cucina e' notevole. Pure la cantina, fornita e bellissima, merita di essere vista: entrando nel locale, si "cammina" su una vetrata che consente la visione dei fondi, utilizzati appunto come cantina.
E poi, oggi, ero sul loro sito: l'intro di presentazione si conclude cosi': "La vita comunque vada è entusiasmo e amore."
Beh, saro' un sentimentale, ma a me e' sembrato un gran bel modo di presentarsi online. Complimenti.
martedì, novembre 09, 2004
Pigato, doc e docg.
Per quanti naufragano nel mare magnum delle definizioni, delle doc e delle docg segnalo il brillante articolo ad opera di Luca Risso su Tigulliovino. Dove si capisce che Pigato e Vermentino della Riviera di Ponente si somigliano fino a coincidere, e la differenza la fa, quasi solamente, la fase vendemmiale.
martedì, novembre 02, 2004
Ancora su Report.
Dalla newsletter di Porthos, stamattina, leggo le poche righe di Sandro Sangiorgi a commento della trasmissione Report, e soprattutto a commento delle conseguenze: Sangiorgi viene querelato per la bella somma di 500.000,00 euri, a causa delle sue affermazioni nei confronti del gruppo Gambero Rosso.
Francamente e' un po' sconfortante pensare che l'esercizio della libera opinione, pure in questo ambito, passi attraverso la spada di Damocle di querele miliardarie; e con questo non si puo' neppure ammettere la diffamazione attraverso sproloqui e parole in liberta', che pure nel nostro ambito si sentono pure troppo: basta seguire questo thread su usenet per farsi un'idea.
Pero' le parole di Sangiorgi erano composte e, direi, quasi dolenti. Sarebbe bello che le cose si fermassero ad un libero scambio di opinioni, e ad una specie di pubblico confronto delle rispettive ragioni e punti di vista: immagino che quelli del Gambero avranno la loro idea della questione; probabilmente ho cercato male, ma nessun editoriale sul Gambero ha rintuzzato le accuse.
Cosi', quando le opinioni ledono interessi di gruppi editoriali alquanto dimensionati, non c'e' via di scampo, e ballano le cifre che vedete. Viene da chiedersi se ha senso esprimere ancora pareri come quelli di Sangiorgi, o se non sia piuttosto meglio starsene ben zitti: l'effetto di enormi richieste risarcitorie potrebbe essere solo una forma di efficace censura preventiva.
Francamente e' un po' sconfortante pensare che l'esercizio della libera opinione, pure in questo ambito, passi attraverso la spada di Damocle di querele miliardarie; e con questo non si puo' neppure ammettere la diffamazione attraverso sproloqui e parole in liberta', che pure nel nostro ambito si sentono pure troppo: basta seguire questo thread su usenet per farsi un'idea.
Pero' le parole di Sangiorgi erano composte e, direi, quasi dolenti. Sarebbe bello che le cose si fermassero ad un libero scambio di opinioni, e ad una specie di pubblico confronto delle rispettive ragioni e punti di vista: immagino che quelli del Gambero avranno la loro idea della questione; probabilmente ho cercato male, ma nessun editoriale sul Gambero ha rintuzzato le accuse.
Cosi', quando le opinioni ledono interessi di gruppi editoriali alquanto dimensionati, non c'e' via di scampo, e ballano le cifre che vedete. Viene da chiedersi se ha senso esprimere ancora pareri come quelli di Sangiorgi, o se non sia piuttosto meglio starsene ben zitti: l'effetto di enormi richieste risarcitorie potrebbe essere solo una forma di efficace censura preventiva.
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