martedì, giugno 20, 2006

Un buon motivo per sputare (almeno uno).

L'assaggiatore profèscional sputa, durante gli assaggi seriali. Tipicamente, in situazioni tipo fiere, competizioni ed altre simili kermesse, quando hai davanti a te un giorno intero di assaggi e' impensabile non sputare. Semplicemente, l'eccesso di alcol ingerito, nell'arco di un'ora, ti rende assolutamente inadeguato al successivo lavoro della valutazione; insomma, non si fa.
La liturgia dello sputo non e' priva di imbarazzo, tuttavia; gia' il solo termine infastidisce il fine esteta; e pure tutto cio' che al fatto e' collegato e' profondamente inelegante. L'attrezzo atto all'uso, per dire; hai voglia a cercare termini snob o circonlocuzioni: si chiama sputacchiera; evoca automaticamente fumosi saloon di film western. Sei allo stand del produttore, e dici: "hai il.. uh.. coso per sputare?" -- ma suona malissimo. Per darmi un tocco di classe io ho usato spesso l'inglesismo: "mi passi lo spittoon?" -- E normalmente l'interlocutore strizza gli occhi affetto da improvvisa miopia e fa: "eh? Che?" -- "Si, vabbe', la sputacchiera" chiudi rassegnato.

Il troppo alcol, dicevo. Certo, perdi la lucidita'; fa male, malissimo, non e' nemmeno il caso di dirlo. Potrei pure evocare il fantasma della pattuglia coll'etilometro, quanti buoni motivi ci sono? Ma tra tanti, almeno uno lo segnalerei sopra tutti.
Alla fine della giornata di duro lavoro, se hai seguito con scrupolo religioso la raccomandazione di sputare sempre, ti ritrovi splendidamente sobrio; e hai il tempo di considerare, tra la folla degli astanti, la penosa deriva di quanti non si attengono all'aureo dettato. L'effetto vasodilatatore dell'alcol, si sa, allenta i freni inibitori. In particolare, gli appartenenti alla specie femminile di questi incauti forniscono le sorprese piu' piacevoli: le femmine, data la loro suprema finezza, sembrano maggiormente restie a sputare; hanno le loro ragioni, intendiamoci: una tipa tutta perfettina, coll'inevitabile pantalone a vita bassa, la strizzante magliettina D&G, due ore di parrucchiere e stivale giusto, non e' persona che associa la sua preziosa immagine al gesto ignobile dello sputo. Accade quindi che l'algidissima tipa che alle nove di mattina non ti degna di uno sguardo, alle sette di sera ti attacca infiniti bottoni: "sei un blogger?? [risatina] Ma davvero?? [risatina] Cos'e' un blogger?? [risatina]".
Son soddisfazioni, diciamolo. Quindi sputare, sempre.

4 commenti:

  1. Mica tanto facile...
    Alla prima degustazione seria a cui mi avevano invitato, mi sono ritrovato 45 vini rossi di diverse annate. Mi sono detto, qui bisogna sputare, se no...
    Avevo il mio posto, con i bicchieri, i grissini, le schede e.. la mia sputacchiera personale, quindi niente di più facile.
    Primo vino, instintivamente ingoio... Secondo vino, avvicino la sputacchiera e sputo! Non l'ho mancata, ma sono riuscito a lavarmi completamente la camicia... Meno male che era scura e che il bagno era a due passi...
    Anche qui ci vuole tecnica :-)

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  2. Quando sono andato ai Superwhites a Milano ho sbagliato completamente tara e a metà serata ero sulla via della devastazione.... mi sono attaccato al bancone dei formaggi per riuscire a riprendermi un po'.
    La prossima volta sputacchierò di sicuro, meglio per la mia salute (anche se i puristi storcono il naso...)

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  3. Allora caro Fiore...questo consiglio vale solo per gli uomini?
    ;-)

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  4. Alle femmine non serve l'alcol per anestetizzare il maschio della specie, basta assai meno..

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