venerdì, gennaio 23, 2009

Senza guida

La chiacchiera enoica del momento è: le guide hanno perso valore. Soprattutto la guida per definizione è in picchiata libera. Per quelli come me, che hanno qualche genere di ammirazione verso il caro vecchio carrozzone targato GR (Gambero Rosso) è, diciamolo francamente, una bella delusione. Basta leggere le motivazioni della sentenza "Sangiorgi VS. Gambero & Slow Food" dove, tra l'altro, si riporta che "le dichiarazioni rilasciate dal Sangiorgi nel contesto dell'intervista televisiva [...] risultano corrispondenti ai fatti storici". Come si ricorderà, il gruppo Gambero Rosso, e Slow Food, avevano querelato Sangiorgi perché questo bel tomo aveva raccontato di recensioni forzatamente favorevoli ad un produttore "amico" di chi edita la guida.

Il fatto è che l'intero GR mi pare in avvitamento. Anni fa il mio immodesto blogghe parlava del Gambero come di un editore in grado di usare la rete con buone capacità, e largo anticipo sui tempi. Oggi? La nuova, misterica proprietà ha notevoli problemi, e nel frattempo trascura ogni genere di conversazione in rete; smette di linkare quell'aggregatore che chiamava "social space"; dopo il discutibile restyling della homepage, permangono online schegge della vecchia; e poi i blog: senza quello del fondatore, non sembrano aver chiaro cosa significhi usare questo mezzo di comunicazione, affidando Kelablu ad un redattore anonimo; anche se sull'intestazione ancora si legge "scritto da Massimo Bernardi" (decidetevi, ragazzi). Velo pietoso, poi, sul Forum, ameno posticino privo di qualsiasi forma di amministrazione.

Insomma, triste momento. La perdita di credibilità di editori importanti, in questo settore, è una specie di danno generalizzato; qualche giorno fa, scherzando con Luciano Pira , di Schiavenza, gli chiedevo se rimanesse qualche bottiglia del suo Barolo Broglio 2004 (trebicchierato). Eravamo in cantina, e gli è bastato indicarmi le pile di casse intonse: "ce n'è quanto vuoi". A parte la solita crisi, mi chiedo se le vendite di trebicchierati siano rallentate pure da questa diminuita autorevolezza.

E questo mi sembra il Gambero, ora. Mentre Slow Food (a cui auguro ogni fortuna) per me si identifica, essenzialmente, come lo sponsor di Eataly, e tanti saluti. Dio è morto, Marx è morto, e pure io sono senza guida. Tocca citare Totò: "arrangiatevi".

9 commenti:

  1. "Dio è morto, Marx è morto, e pure io sono senza guida" è da stratosfera.

    Posso usarlo?

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  2. "Dio è morto, Max è morto e anch'io non mi sento troppo bene" è un Woody Allen d'annata, boys! Cmq, come esproprio proletario in versione riveduta e corretta...per stavolta te lo lascio passare!

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  3. anonimo un par de ciufoli: ha declinato nome e cognome e ha cominciato a far capire che aria tira chiamando Cernilli direttoRE...
    ecco il mio commento:
    http://vinoalvino.org/blog/2009/01/carlo-ottaviano-%e2%80%9csupplente%e2%80%9d-di-kelablu-rende-omaggio-al-direttore%e2%80%a6.html

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Perchè si comprano meno trebicchieri? Azzardo: perchè ce ne sono tanti, perchè costano uno stonfio, e perchè è capitato *più spesso che prìa* che non valessero nè la fatica nè il soldo.
    Ricordo che al tempo dei tempi avere tra le mani un trebicchieri era un Oooooh e Aaaaah di esaltazione: adesso tra moltiplicazione e millesimazione pare cosa quotidiana.
    A me però la Guida come "Elenco ragionato e classificato" è ancora cosa che interessa. Per dire.

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  6. > Ricordo che al tempo dei tempi avere tra le mani un trebicchieri era un Oooooh

    Idem per me; a volte mi chiedo se non era solo che eravamo più giovani e innocenti, ed il nostro palato ancora vergine. Ba', materia da elucubrazioni.
    La Guida ha ancora svariate utilità, ma finisce per ridursi ad una specie di elenco telefonico, se le rece sono screditate; ciò è ben triste.

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  7. Beh, la scoperta di un comportamento scorretto risveglia l'attenzione e il cinismo nel consumatore che nel tempo e con la pigrizia a volte si assopisce...

    Però se un progetto si basa su fondamenta solide sempre il tempo permetterà di riaggiustare tutte le cose, no?

    Poi, lo dico piano, ma se il consumatore risvegliandosi andasse "oltre i filtri convenzionali" e si guardasse intorno almeno nel suo immediato vicino sarebbe possibile passare direttamente la passione con cui si fanno le cose, no?

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  8. Dov'è la Ciancio????
    Ridatemi la Ciancioooooooo

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