giovedì, agosto 23, 2012

Grazie lo stesso, Vinitaly


I blogger sono un fenomeno naturale come qualsiasi altro, e come ogni fenomeno naturale hanno una vita fatta di parabola ascendente e di successiva discesa (che speriamo sempre lentissima e serena). Adesso che vi ho rallegrato con questa ineluttabile visione, vi dirò che io, in quanto blogger, sono in una fase di serena maturità. Si capisce dal fatto che, leggendo quasi qualsiasi cosa, riesco a trovare un qualche possibile commento rieditando cose che scrivevo, in proposito, anni fa.

Per esempio oggi leggo che Vinitaly si occupa di embeddare i blogger. Nell'augurare un buon risveglio agli assopiti funzionari dell'ente fiera (ma anche no) segnalo quel che scrivevo annorum fa.
E’ bene che questa categoria di enofili non sia (almeno tutta) embedded. E’ bene che sia invisibile – i blogger invisibili e un po’ underground coltivano il buzz libero e selvaggio, e pazienza se nessuno li foraggia o li blandisce. In fondo se siamo bloggaroli non ce l’ha ordinato il dottore. Se serve il biglietto omaggio per la fiera è sufficiente avere per amico qualche ristoratore, o enotecaro, o distributore: qualcosa si riesce sempre a racimolare – e prendetelo come l’how-to del giorno. Rapidi ed invisibili, tutti quelli che scrivono di vino in rete senza il timbro tondo dell’ordine possono generare quella famosa informazione dal basso che (pensa un po’) non deve dire grazie a nessuno e quasi sempre fornisce news fenomenali.
Quindi lasciamo i tetragoni burocrati veronesi ai loro form online e alle loro carte e timbri. Semmai, sarebbe il caso di sviluppare questo aspetto: visto che gli enotecari online cominciano ad essere una legione, io proporrei di regalare i biglietti omaggio che abbiamo, quasi sempre, in sovrappiù, a qualsiasi blogger che si presenti a bottega e che dichiari il suo status: "salve, sono un wine blogger e vorrei entrare aggratis alla Fiera di Verona". Ecco fatto l'accredito per i blogger. Ma di questo semmai ne riparliamo.

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