Il dibattito
Stamattina [foto] dibattito sul tema: "OCM vino, l’Europa del truciolo di legno". Sottotitolo: il mercato globale che “uccide” il Particolare, come opporsi alla direttiva Cee.
A riprova che i benaltristi hanno ragione, i chips sembrano poca cosa a confronto con certa legislazione comunitaria che vorrebbe (esempio) prepensionare i produttori, pur di consentire reimpianti che vanno, giocoforza, a favore della produzione industriale. Anche qui, oggi, tira un'aria da "siamo piccoli, stiamo sparendo". Presa la parola, illustro le iniziative della blogpalla enoica italiana, da ChipsFree.it in giu', senza scordare la Wine Blog Association. Qualche approvazione, qualche mugugno, qualche benaltrismo. Alla fine credo di aver fatto passare il concetto che la comunicazione dal basso e' possibile, non difficile, poco costosa e comunque una delle poche vie d'uscita in un mondo che legifera a favore della grossa produzione, ignorando le dinamiche dei piccoli vigneron.
Assaggi
Come promesso, ecco qualche assaggio meritevole.
Su tutti, il ricordo del Dogliani Docg di Eraldo Revelli; come forse si sa, questa neonata Docg identifica la versione superiore di questo dolcetto, la cui Doc permane per la gioia di chi tra doc e docg non si raccapezza piu'. Amen. Il Dogliani e' bello ruvido, tannico e possente; longevo, da aspettare.
[Azienda Agricola Eraldo Revelli - Loc. Pianbosco 29 a Belvedere Langhe - Farigliano (CN) - Tel. 0173797154]
Inedito l'Aleatico secco proposto dall'Azienda Agricola Daglio, nei colli tortonesi; e' un rosso aromatico, floreale (rosa), con tannini saldi ed un colore delicato, quasi lieve. Bene pure il loro barbera.
[Azienda Agricola Daglio - Via Montale Celli 10 - 1050 Costa Vescovato (AL) Tel. 0131 838262]
Cascina Sant'Ubaldo propone un bel Dolcetto d'Acqui affinato in legno piccolo e messo in vendita dopo tre anni, adesso si beve il 2003. Rossone di gran struttura e naso complesso, maturo. Da provare pure il loro Brachetto secco.
[Cascina Sant'Ubaldo - regione Batti, 26 - 15011 Acqui Terme Fraz. Moirano (AL) - Tel. 0144 311546]
Molto bene il Dolcetto d'Alba "cru" di Raine': concentrato, succulento, possente, da riprovare.
[Azienda Agricola Raine' - Via Brantegna, 7 - 12050 Montelupo Albese (CN) - Tel. 0173 617227]
Aldrighetti in Valpolicella ha presentato un piacevole Recioto rosso dolce; meno convincente il suo Amarone.
[Aldrighetti azienda Agricola - Via del Muratore, 3 - Valgatara, Marano Valpolicella (VR) - Tel. 045 7701199]
Infine, una curiosa e assai piacevole Barbera passita dall'Azienda Agricola Maria Bortolotti, sui colli bolognesi.
[Az. Agr. Maria Bortolotti - Via S. Martino, 1 - 40069 Zola Predosa (BO) - Tel. 051 756763]
Sti benaltristi sono una bella manica di disfattisti funzionali al sistema
RispondiEliminaEhm...Fiorenzo...il Recioto della Valpolicella è rosso. E dolce. Per questo si chiama "Recioto della Valpolicella".
RispondiEliminaNon esiste (più) il Recioto della Valpolicella rosso secco, perchè dal 1990 si chiama Amarone della Valpolicella.
E non esiste nessun Recioto della Valpolicella bianco.
Perchè il Recioto bianco è solo di Soave (al max. di Gambellara) e anche quello può essere solo dolce.
Scusa la precisazione, ma sono le sole 2 h del vino che ho imparato in questi 15 anni di lavoro nel settore, e mi piace farne sfoggio ogni volta che posso.
L
Uppss, l'ho corretto: ci casco sempre a precisare la vecchia distinzione tra Recioto e Amarone. Quanto al rosso, quello era proprio di troppo.
RispondiEliminaFiorenzo, insomma, par di capire che anche da quelle parti prospera la sindrome del "non è stato inventato qui", responsabile della prematura scomparsa di molte aziende high-tech delle varie Silicon Valley nel mondo. Un'idea (Chips free) nata fuori dai centri sociali non può essere rivoluzionaria o utile. Non è stata inventata da loro, quindi... c'è ben altro.
RispondiEliminaSpero proprio che le cose non stiano in questi termini; certo e' che la conoscenza delle dinamiche della rete sono roba per (troppo) pochi intimi. Pure dove meno te l'aspetti.
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