Allora, c'e' la crisi.
Non e' quindi il momento per fare gli spiritosi (e chi ne ha voglia?), poi basta la lettura dei quotidiani per rabbuiarti. Zonin, per dire, uno che sembra l'identificazione stessa del vino in Italia, dice tra l'altro che "Il mondo del vino italiano è in pericolo. Se non usciamo in fretta da questa crisi vedo a rischio migliaia di posti di lavoro: in campagna, nelle cantine, nella distribuzione e anche nell'indotto, compreso quello mediatico. Serve un patto sociale tra produttori, distributori, Governo e consumatori per rilanciare il mercato interno e evitare l'aggressione da parte dei competitors".
Ora, io capisco la cosa del patto sociale tra le diverse parti (ricorda qualcosa?); capisco meno la presenza dei consumatori all'interno di questo patto: che significa? Significa "scusate, cari consumatori, decidetevi a comprare"? In questo caso, m'associo pure io.
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