martedì, settembre 06, 2005

Vignaioli virtuali, da questa parte prego.

A volte mi capita di pensare "io li adoro, questi americani"; non smettono mai di inventare robe spiazzanti.
Prendi per esempio Crushpad Wine: hanno nientemeno che messo su una complessa macchina virtuale che consente a chiunque di produrre vino da casa, una specie di tamagochi dove pero' e' tutto vero. Scrive Repubblica: "con la sua iniziativa online, www.mycrushpad.com, si propone di eliminare le barriere fisiche e di permettere a tutti gli appassionati, esperti e non, di produrre vino da qualunque parte del mondo. Grazie al Web, infatti, i clienti di Crushpad possono prendere parte attivamente a tutte le decisioni sottostanti al processo di produzione del vino, quelle riguardanti i vitigni, lo schiacciamento degli acini, la fermentazione, l’imbottigliamento e l’invecchiamento".
Insomma, questo rende possibile il sogno di molti, diventare produttori di vino; d'altra parte "La passione per il vino è ai massimi storici" dicono gli ideatori del portale. "Un recente sondaggio di Business Week ha scoperto che il mestiere del produttore di vino è al secondo posto tra i sogni dei dirigenti americani". Chissa' che c'e' al primo posto, probabilmente essere Bill Gates.
E' tutto vero, quindi. E siccome produrre vino non e' privo di costi, queste bottiglie hanno un costo di partenza. Quanto? "I costi, che dipendono dal tipo di vigna scelta e dalla quantità prodotta, variano tra i 13 e i 20 dollari a bottiglia".
Opsss.

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