sabato, novembre 19, 2005

Letture rilassanti.

Prima lettura del mattino: "Ogni tanto vi intratteniamo con qualche “dritta” in termini di investimenti alternativi e ce n’è uno che sta ottenendo grandi risultati: l’abbinamento di obbligazioni con bottiglie di vino. Vi segnaliamo l’operazione curata da Unicredito per Rocca di Frassinello, azienda nata in Maremma". Oh, che bello, un po' di informazioni per far soldi col vino, vediamo come continua: "I sottoscrittori dell’emissione hanno potuto acquistare il primis di Frassinello a 15 €, un prezzo da grossisti. Pochi giorni fa, sei bottiglie di questo vino sono state battute all’asta di Pandolfini a Firenze a 116 € l’una. Circa otto volte il prezzo pagato".

Ecco, arrivati a questo punto, ho gia' voglia di lasciar perdere, sono arrivato troppo tardi, pare.
Comunque, resta un po' di irritazione; che diamine, il mio mestiere e' vendere vino e non ho mai sentito parlare di questa Rocca di Frassinello. Onestamente, un po' mi vergogno.

Rimediamo. Ah, interessante, l'azienda e' di Panerai (patron di Castellare, un mito dei super toscani) e dei Rothschild (quelli di Chateau Lafite). Pero', bel sodalizio di potenze economiche. Stranamente questi signori accedono, assieme ad altri bei nomi della produzione enologica nazionale (Zonin, Frescobaldi), ad un finanziamento di 12 milioni di euro, nel 2005; ma come, ti viene da pensare, ti chiami Rothschild e ti fai finanziare dalla Provincia di Grosseto? Mah.
D'altra parte, Rocca di Frassinello ha i suoi bei costi, come ogni azienda che si rispetti. Per dirne una, la costruzione della cantina: nel 2002 affidano la costruzione della loro cantina mica al Geometra De Ponteggis, chiamano solo che Renzo Piano. Eh, si, proprio il più grande architetto del mondo: "sono iniziati i lavori per realizzare le cantine disegnate da Renzo Piano. Un investimento di 20 milioni di euro (terreno, impianto delle vigne e costruzione) per Paolo Panerai, socio di riferimento di Rocca di Frassinello, oltre che amministratore delegato di Class Editori, insieme al noto produttore francese Chateau Lafite-Rotschild. Un edificio in gran parte sotterraneo che si sviluppa per circa 8 mila metri quadrati. Intorno, 500 ettari di cui 125 a vigna. La cantina è un cubo di 46 metri di lato occupato da 2.500 botti di rovere disposte a gradoni concentrici e discendenti come un´arena. All´esterno, un padiglione vetrato, attraversato al centro da due torri: «Un richiamo al modello del villaggio toscano» ha spiegato Renzo Piano, presente in video da Parigi alla presentazione del suo progetto, ad agosto, durante una seduta del consiglio comunale di Gavorrano, che nella stessa riunione ha approvato una variante per le due torri. Tutto l´intervento sarà ultimato nell´estate del 2004, per accogliere la vendemmia e i vini del Monteregio doc." Capite bene che Renzo Piano ha i suoi bei costi.

Alla fine, merita una citazione la chiosa di Tachis: "Benvenute le cattedrali del vino - dichiara infine l´enologo padre del Sassicaia Giacomo Tachis - purché in quelle cantine si ospitino grandi vini. Perché la grande architettura non sta nell´artificio delle cantine, ma nel vigneto. Il vino non dà spettacolo, nasce povero, dà emozioni di sapori, profumi e colori, se poi la cantina è firmata da un famoso progettista, va benissimo".

Il vino nasce povero, avete letto bene. Rothschild, Panerai, Class, Renzo Piano, finanziamenti 12 milioni di euro, poverta'. Tutto chiaro? Spero che il giro di giostra sia stato piacevole. Dedicato con simpatia a quelli che "c'e' la crisi, i prezzi sono esagerati, qui qualcuno si e' montato la testa".

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